Vol. 24. Istruzione “Dignitas personae” su alcune questioni di bioetica

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vol. 24: Istruzione Dignitas personae su alcune questioni di bioetica, LEV, Città del Vaticano 2010, pp. 164. [ISBN 978-88-209-8382-6]

Il presente volume ripropone l’Istruzione Dignitas personae su alcune questioni di bioetica promulgata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede l’8 settembre 2008.

Il testo, in versione latina e italiana, è preceduto da una Premessa di S.E. Mons. Luis F. Ladaria, S.I., e da un’Introduzione del Cardinale William J. Levada, che richiama brevemente il contesto in cui il Documento è nato, il suo scopo e valore dottrinale e il suo messaggio dottrinale.

Il documento è accompagnato da alcuni articoli di esperti (Rino Fisichella, Réal Tremblay, C.Ss.R, Adriano Pessina, Maria Luisa Di Pietro, Maurizio Faggioni, O.F.M., Elio Sgreccia, Wojciech Giertych, O.P., Jean Laffitte, Kevin L. Flannery, S.I., Angelo L. Vescovi, Angel Rodríguez Luño), i quali illustrano gli aspetti fondamentali tratti dall’Istruzione.

Con questo volume la Congregazione per la Dottrina della Fede intende “promuovere la formazione delle coscienze” (n. 10) in un campo che riguarda non soltanto alcune tecniche biomediche, ma ha ripercussioni immediate per la concezione della stessa vita umana e del ruolo insostituibile del matrimonio nella trasmissione della vita. Con tale intervento il Magistero “non interviene nell’ambito della scienza medica come tale, ma richiama tutti gli interessati alla responsabilità etica e sociale del loro operato” (n. 10). Intende incoraggiare una ricerca biomedica che sia veramente rispettosa della dignità di ogni essere umano e della procreazione, auspicando “che siano molti i cristiani a dedicarsi al progresso della biomedicina e a testimoniare la propria fede in tale ambito” (n. 3).

Il volume è utile per tutti Pastori e fedeli, e in particolare i medici e i ricercatori che cercano la verità in un modo che sapranno comprendere e condividere i contenuti dell’Istruzione “volti alla tutela della fragile condizione dell’essere umano nei suoi stadi iniziali di vita e alla promozione di una civiltà più umana” (n. 37).